Il velista Giovanni Soldini, in occasione della conferenza Onu sull’ambiente, ha parlato della problematica degli oceani.
Giovanni Soldini, velista italiano, ha parlato della grave emergenza ambientale a “Morning News”, durante un collegamento dalla sua barca al largo di Lisbona. “Purtroppo il nostro mare non sta in forma, il mare così come tutto il resto del pianeta subisce molto le azioni della specie umana che è sempre più numerosa sulla terra e che ha un modello di sviluppo poco sostenibile.”
E continua: “Da una parte usiamo il mare come una pattumiera, la maggior parte dei prodotti di plastica che utilizziamo alla fine finisce in mare e dall’altra lo usiamo come se fosse di dimensioni infinite e, in qualche modo, lo sfruttiamo senza limiti”.
Uno stile di vita sostenibile per gli oceani
Giovanni Soldini attualmente si trova in Portogallo in occasione di una conferenza Onu. La conferenza, in corso proprio durante queste ore, si sta occupando dell’emergenza degli oceani e della crisi ambientale. Soldini ha anche parlato della sua vita in barca a vela e della sua etica di vita sostenibile e rispettosa nei confronti dell’ambiente. “Su questa barca per cucinare facciamo uso solo della pentola a pressione perché è una fantastica soluzione per risparmiare tanta energia. Inoltre su questa imbarcazione l’impianto solare è in grado di fornire circa il 95% dell’energia necessaria per vivere e navigare, qui è tutto pensato per ottimizzare i consumi”, ha dichiarato.
Crisi climatica e allarme siccità
Il caldo record di quest’anno supera di gran lunga la media stagionale di 24/25 gradi, arrivando sulla soglia dei 40 gradi. La siccità sta colpendo specialmente il Nord Italia. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha dichiarato che il governo sta adottando delle misure e “potenziando il monitoraggio sulla scarsità idrica”. Inoltre verrà attivato “un Tavolo politico istituzionale di alto profilo, per fare un quadro d’insieme delle misure a livello nazionale”. Secondo i rapporti pubblicati dalla Commissione europea, realizzati attraverso i dati di Copernicus, il sistema satellitare dell’Ue, si può constatare la gravità della carenza d’acqua nel bacino del Po.
Il report
In un documento intitolato “Siccità nel Nord Italia” si legge: “Per i prossimi tre mesi si prevedono condizioni più secche del normale per la maggior parte dell’Italia (e del Sud Europa in generale)”. Un titolo profetico, che trova le sue fondamenta nei dati ambientali riscontrati nell’ultimo periodo.